Il disagio psichico può mostrarsi attraverso forme di malessere generalizzato,
quando la persona attraversa un momento di crisi o quando si presentano eventi improvvisi e dolorosi
che possono avere ripercussioni in  vari ambiti della vita.

La sofferenza psichica può manifestarsi attraverso diversi sintomi o costellazioni sintomatologiche.

Qui di seguito prenderò in considerazione alcuni tra i disturbi di cui mi occupo nel mio lavoro di psicoterapeuta

DISTURBI D’ANSIA


disturbo di panico
fobie
sintomi ossessivo-compulsivi

L’ ansia è una condizione psichica caratterizzata da sensazioni di paura; è spesso associata a sintomi corporei come palpitazioni, senso di oppressione al petto, affanno, tremori.

L’ansia è la normale risposta del nostro organismo che si prepara ad affrontare ciò che avverte come un pericolo e fa parte della natura umana. Quando l’ansia è moderata può risultare utile, perché ci mette in allerta di fronte a una situazione difficile permettendoci di reagire tempestivamente. E’ causa di disagio quando è eccessiva rispetto alla situazione che ci troviamo a fronteggiare o dura troppo a lungo.

In ambito psicoanalitico più che di ansia si parla di angoscia: l’angoscia si distingue dalla paura (ansia) per il fatto di essere meno specifica. Può derivare da un conflitto interiore e non è una paura immediatamente individuabile. E’ un terrore senza nome che deriva dall’immaginazione catastrofica dell’individuo.

La Psicoterapia psicoanalitica può aiutare i pazienti con disturbo d’ansia a raggiungere maggiore consapevolezza dei fattori che contribuiscono a generare l’ansia e a tollerarla in modo che non interferisca nella loro vita.

DISTURBI DELL’UMORE


depressione
oscillazioni dell’umore

Il segnale più evidente dello stato psicologico definito depressione è la tristezza intensa e duratura ma anche il tono dell’umore basso (il sentirsi “giù”), disturbi del sonno, dell’appetito, della sfera sessuale, della difficoltà di concentrarsi, a prendere decisioni e a provare piacere, interesse e soddisfazione, la presenza del senso di colpa.

Le persone che soffrono di depressione si percepiscono come inadeguate e senza valore, considerano l’ambiente circostante come “ostile” e non supportivo e il futuro appare incerto e pieno di difficoltà.

La depressione porta a restringere il campo degli interessi, allontana dalle persone amate e rende infelici per ogni scelta compiuta. Qualsiasi evento getta nello sconforto impedendo di continuare a vivere come prima.

Consultare uno psicoterapeuta aiuta a non sentirsi soli nel lungo percorso la cura, a scegliere la modalità di trattamento più adatta e a conoscere quanto sta accadendo per non sentirsene sopraffatti. Aiuta soprattutto a passare dal non senso della depressione come malattia al dare senso e unicità alla sofferenza vissuta.

DISTURBI PSICOSOMATICI


La malattia psicosomatica ha sintomi in comune con la depressione e alterazioni del sistema immunitario. Quindi è una malattia sia psichica sia organica, i cui sintomi sono espressione di una sofferenza legata in parte a una non regolazione emotivo-affettiva.

Non esiste alcuna malattia che sia specificatamente psicosomatica perché nessuna malattia è solo psichica o solo somatica: l’esperienza dolorosa è sempre sia un dolore fisico che simultaneamente un dolore mentale.

Esistono patologie che sembrano risentire più di altre di uno stato di non regolazione affettivo-emotiva tra le quali: l’ulcera peptica, l’artrite reumatoide, le neurodermatiti, la colite ulcerosa, l’asma  bronchiale, la sindrome da fatica cronica.
La possibilità di provare e riconoscere emozioni e affetti e la progressiva capacità di distinguere diversi stati emotivi e loro correlati fisici, ci identifica nella nostra unità mente – corpo.

E’ infatti grazie al fatto di provare sentimenti che sappiamo chi siamo e ciò che sentiamo è strettamente legato al metabolismo corporeo e all’esperienza, anche quando non ne siamo consapevoli.

La psicoterapia può aiutare i pazienti ad identificare e dare voce alle emozioni che se non riconosciute possono contribuire, insieme a molti altri fattori eziopatogenetici, all’insorgere di delle patologie psicosomatiche.

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE


Nella nostra società i disturbi alimentari interessano un’ampia fascia di persone. Accanto alle forme più conosciute (anoressia, bulimia, binge eating) si stanno diffondendo nuovi disagi che si manifestano attraverso un’attenzione eccessiva all’alimentazione corretta (ortoressia) e una ricerca esasperata del fisico atletico e muscolarmente ipertrofico (vigoressia).

La richiesta di aderire ad un ideale di perfezione e bellezza, così insistentemente proposto dalla società, può incontrarsi con aspetti di fragilità personale, un’immagine distorta o negata del proprio corpo, difficoltà nel delicato processo di separazione-individuazione o una particolare costellazione di fantasie inconsce, trovando espressione in un rapporto con il cibo difficile o patologico.

Crescere comporta accettare una nuova immagine di sé, la separazione dagli antichi oggetti d’amore, il superamento della dipendenza e dell’illusione di onnipotenza propria dell’età infantile. Se il conflitto necessario per portare a termine in modo ottimale la propria maturazione non può essere vissuto, l’accettazione di confini e limiti, sia intrapsichici che interpersonali, può divenire molto difficoltosa.
Il rapporto con il cibo è calato nel rapporto con l’altro, a tal punto che spesso lo rappresenta. Ha a che fare quindi con dinamiche di relazione familiare, sociale, culturale, oltre che con aspetti profondi e antichi legati alle esperienze di relazione primaria.
E’ per questi motivi il trattamento terapeutico dei disturbi del comportamento alimentare prende in considerazione la persona nella sua interezza, considerando la manifestazione evidente del disturbo come un sintomo che non può essere risolto senza un lavoro sulla causa che lo ha reso manifesto.

L’approccio psicoanalitico cerca di dare voce a quanto non detto e non pensato, di rendere pensabili contenuti caotici e scissi, di sviluppare una capacità di mentalizzazione e di simbolizzazione che possa superare e significare esperienze sensoriali e corporee e di accedere ad un pensiero astratto in grado di tollerare l’attesa e l’assenza.

DISTURBI DI COPPIA E SESSUALI


La sessualità è un aspetto fondamentale nella vita di una persona e la salute sessuale è una componente importante per il benessere dell’individuo e della coppia.

La sessuologia clinica indaga e interviene su tutte quelle condizioni che non consentono la realizzazione e il mantenimento della salute sessuale.

Il sintomo disfunzionale viene collocato nel contesto somato psichico relazionale, quindi viene presa in esame la persona nella sua interezza attraverso l’utilizzo di un approccio teso all’ascolto e al rispetto dei bisogni individuali.

L’eziologia delle disfunzioni sessuali è multicasuale e le diverse cause di tipo fisico, cognitivo, emotivo e relazionale possono variamente combinarsi fra loro.

Nel lavoro con le persone che vivono una problematica sessuale diviene necessario accompagnarle nell’individuazione dei diversi fattori che l’hanno generata e di come questi si influenzino fra loro.